23 apr 2010

Maratona alpina di Val della Torre con infortunio


dopo un periodo di silenzio stampa dovuto un po' al troppo lavoro e un po' alla mancanza di gare da raccontare torno a raccontarne una bella.
Dovevo fare la milano city marathon l'11 aprile, con mio fratello,ed a ciò mi ero più o meno preparato nell'inverno, seguendo una tabella per correrla a 3.15, ma non avevo grande entusiasmo per la strada. Le competizioni di sci di fondo sono tutte saltate per una serie inenarrabile di piccoli intoppi familiari e lavorativi che non sto a raccontare. Fatto sia che ad un mese dalla maratona, quando avevo deciso di iscrivermi, mia moglie mi ricorda che si era presa una settimana di vacanza per andare a sciare proprio in concomitanza con le vacanze scolastiche che guarda caso finivano proprio domenica 11 aprile. Disgrazia delle disgrazie. A quel punto però non tutto il male veniva per nuocere in quanto già da tempo mi stuzzicava l'idea di partecipare alla Maratona alpina di Val della Torre, 42 km. con dislivello di 2600 mt, un bel Trailone da minimo 6 ore. Detto fatto mi ci sono iscritto con buona pace di moglie e figlia e le stramaledizioni di mio fratello che ancora adesso mi chiama caino l'infame perchè l'ho mandato da solo a Milano. Che poi è andato pure bene perchè ci ha messo 3.14 ore e adesso si fa chiamare P GRECO.
Prima ancora di iscrivermi sapevo che la mia forma fisica non era al top per quel tipo di gara, ma la voglia di iniziare a mettere fieno in cascina per la CCC era tanta e quindi ho cercato di viverla come allenamento senza strafare.
Alla partenza saluti di rito ad amici e volti noti, un caffè e via. dopo i primi km di asfalto la strada si impenna e la corsa diventa un tantino faticosa, poi imbocchiamo il sentiero e al primo bivio mal segnalato in una decina sbagliamo strada. Dopo trecento metri il primo del gruppo si ferma imprecando e quindi facciamo marcia indietro e ricominciamo a rincorrere il gruppone. Iniziano i sorpassi su un sentiero stretto e veloce perchè poco pendente. Manovre rocambolesche alla willcoyote. E così per i primi 20 km in un alternarsi di sentieri corribili e tratti di salita o discesa impegnativa. Ad un certo punto incontro un amico sul percorso che fa lo spettatore e mi dice che sono messo benissimo, ne avrò davanti una trentina. Giunti al giro di boa (col del lys) dove una buona metà si fermano avendo finito la gara restiamo soli io e il giovanotto di fianco a me nella foto, che secondo me poteva essere un ventenne con la maschera per quanto andava. Mi racconta le sue avventure, ha 64 anni e corre solo da 5 o 6 e ha già fatto il "passatore" ed è iscritto alla UTMB. (sti ca...) penso che se riesco arrivare in quello stato alla sua età posso dirmi miracolato.
Dalla metà in poi cominciano le rogne, il monte Arpone è completamente coperto di neve almeno sulla salita che è esposta a nord, ci districhiamo seguendo le orme ma poi c'è anche la nebbia e ad un certo punto mi stacca e non lo vedrò più fino all'arrivo. si scende vertiginosamente a madonna della bassa dove trovo un amico che si faceva un giro in bicicletta. Sono 28 km che corro e avrei proprio voglia di prendere la sua bici e farmi tutta la discesa che porta alla tagliafuoco e andare a casa. Ma c'è ancora il Musinè. Sulla cresta del mont curt mi accodo ad un gruppetto di cinque o sei desperados come me e ad un certo punto non so come ci troviamo a scendere per un sentiero troppo ripido e sconnesso. Ci rendiamo conto di avere sbagliato e torniamo a salire. Mi trovo in testa al plotone e iniziamo la ripida discesa del mont curt quando ad un certo punto vuoi per la stanchezza vuoi per la disattenzione inciampo in un sasso più sporgente degli altri con la punta del piede e rotolo a terra con una fitta fortissima nell'articolazione dell'alluce. subito dopo nella stessa gamba mi viene un crampo micidiale. Mi rialzo. I compari se ne vanno perchè faccio segno che non ho nulla. In effetti di sangue non ce n'è. Provo a correre ma ogni passo è una scossa elettrica. Piano piano riprendo a correre ma sento qualcosa di strano nell'articolazione quando fletto il piede. Ricomincia la salita e riprendo il gruppetto, salendo appoggio il tallone e sento meno male. Sulla cima del Musinè mancano ancora 12 km all'arrivo, buona parte in discesa. Mi accorgo a quel punto che non riesco a correre in discesa, il piede è gonfio e devo stare molto attento a dove e come lo appoggio. Così decido di andare un po a passeggio ma di arrivare comunque fino al fondo. Da quel momento mi sorpasseranno almeno una ventina di concorrenti ma a me importa solo di portare a casa la pellaccia.
Finirò in 7,19 ore con un dignitosissimo 52esimo posto.
Al posto di soccorso mi tolgo la scarpa ed eccolo la il ditone tutto bello rosso fuoco e gonfio tanto che mi mettono un bel pacchetto di ghiaccio legato con una benda. Il ristoro è megagalattico e mi fa dimenticare male e fatica. Tre birre medie, pizza porchetta formaggio insalata russa, salme, yoghurt fragole e crostata.
Una domenica con i fiocchi. Tornato a casa mi butto nell'idromassaggio sciogliendo nell'acqua 1/2 kg di sale grosso che aiuta a smaltire la stanchezza, mi sembra di essere un pezzo di scaramella il giorno di S. Stefano. E dulcis in fundo dopo avere mangiato pizza e birra a merenda, mia moglie mia figlia che non hanno voglia di cucinare, mi mandano a prendere ....la pizza!
Ah il ditone dopo tre giorni di antiinfiammatori e pomate ha ricominciato a piegarsi mercoledì e quindi giovedì ho corso, non senza fastidio 10 km lento lento.
Buone corse a tutti

5 commenti:

  1. Complimenti per la gara, dai che ti è andata bene, non si sa mai cosa può succedete con queste cadute

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  2. Beh ti è andata ancora bene! Piccoli inconveniente che possono capitare a voi trailer, complimenti comunque perchè da quello che ho capito non l'avevi preparata questa gara.

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  3. Mi ero informato anch'io su quella gara e mi stai confermando che il ristoro finale è proprio come veniva pronosticato! Il Trail sarà magari più rischioso dell'asfalto, ma vuoi mettere la tua gara con la Maratona di Milano? Complimenti x la scelta. Ciao
    P.S: bella quella del P.Greco :-)

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  4. GRANDISSIMO ANTONELLO !! se non fossi stao un bambino, inciampando nell'unica pietrolina presente sul lineare tracciato gara, saresti arrivato sotto i 30... me cojons, stai diventando un esperto di queste gare.
    complimenti per le 3 medie, anche se io ne avrei bevute altrettante + una.
    dopo la utmb, a dicembre vieni a fare la maratona di reggio emilia ?

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  5. Ebbravo Antonello, leggendo il tuo racconto, mi sono ritornati in mente vecchi ricordi, relativi alla prima edizione, si può dire che abbiamo sbagliato negli stessi punti....., se me lo chiedevi ti avvisavo....he he he.
    Comunque complimenti perchè la gara è veramente dura, meno male che non ti sei fatto nulla di grave, a presto, ciao Maurizio

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tempi di gara

la mezza di ciriè 2008 1h 36
tutta dritta 2008 41,37
la mezza del CUS 2009 1h 34
turin marathon 2009 3h 26'
ca' bianca 2009 1h 06
stra sanmaurizio 2009 29,59
monte momello 2009 1h 02
straciriè 2009 40,01
nole 36,30
Chaberton Maraton 2h,38'
Nevache Briancon 1h 28
trail del monte soglio 10h15
trail del monte casto 5h 57
tuttadritta 40,19
vialattea trail 3h 45'